sabato 30 gennaio 2016

Lione : una città di cui innamorarsi

Notre-Dame de Fourviere

Tutto è cominciato qualche mese fa, quando pensando a quale possibile regalo potessi fare alla mia ragazza decisi per un viaggio e tra le infinite mete possibili scelsi proprio Lione ( nel viaggio era compresa anche Avignone, ma di questa non ne parleremo, perché a parte un grande palazzo chiamato Palais des Papes non vi è molto altro, a parte gli avignonesi). 
Insomma armati di macchina, valigia, zaino e sonno si parte una calda mattina di fine Dicembre.

Dopo varie peripezie si arriva il giorno dopo a Lione.
Questa ridente città è divisa da due fiumi: la Saona e il Rodano e io ( furbamente) avevo prenotato in un carinissimo albergo proprio in mezzo ai due fiumi, così da essere più in centro possibile e così è stato. L'hotel si affacciava su una piazza (Place Carnot), era quasi accanto alla stazione e a cinque minuti di cammino dalla parte centralissima di Lione.

Già mi piaceva, si respirava un'aria di libertà trasportata dall'immenso numero di persone che girava in skateboard, longboard, ma soprattutto monopattino ( ho visto uomini in giacca e cravatta andare a lavoro in monopattino, roba che se lo fai qui ti prendono per il culo fino a che non cambi lavoro e poi anche città e poi anche nazione). La puoi girare anche piedi( il mio contapassi è quasi esploso) da capo a fondo, puoi arrivare fino in cima alla Fourviere, la parte più alta Lione dove svetta la basilica di Notre Dame de Fourviere e riscendere in città e farti un giro tra i molti mercati culinari che trovi dispersi per il centro; c'è il mercato Centrale che è un tripudio di ostriche, granchi, vini, formaggi, uccelli, salumi e  dolci, pieno di vita e di persone a tutte le ore del giorno e tutti i giorni della settimana, puoi farti una camminata lungo il Rodano o un bagno nelle piscine comunali che costruendole sul fiume mettono in azione un meccanismo di riciclo dell'acqua; puoi girare tra i negozi e visitare le tantissime ed enormi piazze della città; per non parlare del cibo, essendo un amante del cibo francese ho fatto grandi scorpacciate di foie gras, terrine varie, baguette, tartare e via andare. La seconda sera siamo capitati in una enoteca dove c'erano solo sei a posti a sedere e vi era un ottima scelta di vini ( vi erano soprattutto Beaujolais e Cote du Rhone), si è mangiato divinamente e questo simpatico signore ci ha accompagnato durante la cena con spiegazioni e racconti su ciò che si beveva e ciò che si mangiava, al che usciti dal locale abbiamo impiegato un po' più tempo del dovuto a rientrare in albergo.. 

Essendo la seconda città più grande della Francia e superando tranquillamente il milione di abitanti il centro è molto tranquillo e sereno, anche la sera si girava senza problemi e ci si sentiva già quasi Lionesi.
Una meta che consiglio a tutti, inoltre basta spostarsi di mezz'ora dalla città per sperdersi tra le colline del rodano, per escursione, visite nelle cantine e quant'altro.


Il Rodano



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