Tanti ragazzi, arrivati lì giorni fa, si sono accampati con tende, per urlare i loro diritti contro questa casta incancrenita dal Dio soldo e dalla mania di potere e oggi è il loro quindicesimo giorno di assedio.
Che abbiano ragione o no, sono uomini e donne coraggiosi che amano il Paese e non vogliono una rivoluzione di parte o di partito , ma una rivoluzione globale e pacifica: " Vogliamo - spiegano - cacciare non solo i politici, ma tutti coloro che hanno condotto alla rovina il nostro Paese, calpestano e violando la nostra Costituzione e i nostri diritti fondamentali, a partire dal Capo dello Stato in giù, magistratura e mezzi di informazione compresi". Da troppo tempo, anzi da sempre, quando si parla di rivoluzione si pensa a bandiere rosse con falce e martello, ma è il momento di mettere da parte stereotipi e pregiudizi politici ed essere uniti in questo periodo di crisi sociale ed economica perché l'Italia è Nostra, è del popolo è dei lavoratori onesti, degli studenti, dei bambini, dei pensionati, degli imprenditori, e non è giusto che una banda di corrotti ci porti via il nostro Paese in maniera apparentemente democratica. Vogliamo onestà e intelligenza politica e non ci sembra proprio di chiedere l'impossibile.
Purtroppo i giornali non lo scrivono, non fanno passare nessun tipo di informazione a riguardo e il motivo lo sappiamo tutti, l'Informazione è pericolosa, è una miccia accesa che potrebbe scoppiare da un momento all'altro.
"Il Fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre..." ( Pier Paolo Pasolini)
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